Trasformatore trifase
- Nei trasformatori trifase, particolare importanza riveste il gruppo di collegamento.
- Tale scelta, viene fatta in base al tipo di spostamento angolare desiderato fra primario e secondario e al tipo di carico previsto al secondario del trasformatore.
- Questi trasformatori, sono costruiti in conformità alle norme CEI 96-1 CEI 96-2 (EN 60742) CEI 96-3 (EN 61558-1), quando la tensione è inferiore a 1000 V. Quando va oltre questo limite, ci rifacciamo alle norme CEI 14-8 (IEC 726)
- Elenchiamo qui di seguito i gruppi di collegamento più comunemente usati per i trasformatori trifase:
(Per approfondire l’argomento cliccare sul pulsante correnti trifase)
Collegamento STELLA – STELLA gruppo Yy0 – gruppo Yy6
Rivela l’inconveniente della instabilità della tensione del punto neutro dovuta a:
a – carichi monofase collegati tra linea e neutro
b – differenze nelle correnti di magnetizzazione
c – correnti di terza armonica
Collegamento TRIANGOLO – STELLA gruppo Dy11 – gruppo Dy5
E’ uno dei collegamenti più usati, adottato anche per i trasformatori di distribuzione, poichè offre tutti i vantaggi legati alla presenza del neutro secondario e nessuno degli svantaggi del collegamento stella – stella, inoltre la presenza del triangolo al primario assicura una corretta magnetizzazione del nucleo ed una tensione secondaria rigorosamente sinusoidale.
Collegamento TRIANGOLO – TRIANGOLO gruppo Dd0 – gruppo Dd6
E’ uno dei collegamenti più usati, adottato anche per i trasformatori di distribuzione, poichè offre tutti i vantaggi legati alla presenza del neutro secondario e nessuno degli svantaggi del collegamento stella – stella, inoltre la presenza del triangolo al primario assicura una corretta magnetizzazione del nucleo ed una tensione secondaria rigorosamente sinusoidale.
Collegamento primario a stella, secondario a zig-zag con neutro
Questo collegamento consente la ripartizione del carico di ciascuna fase su due diverse colonne del circuito magnetico e produce l’effetto di limitare gli squilibri delle tensioni dovute alle differenze di carico sulle tre fasi. Un’altra caratteristica importante consiste nella eliminazione della terza armonica dalla tensione secondaria. – Nonostante che il collegamento a zig-zag a parità di tensione richieda un maggior numero di spire e quindi un maggiore costo, questo viene compensato dal vantaggio di rendere il trasformatore meglio adatto a sopportare i carichi squilibrati e dal vantaggio di eliminare la terza armonica dalle tensioni stellate secondarie.
Collegamento primario a triangolo, secondario a zig-zag con neutro
E’, assieme al Dy con neutro, usato quando si richiede l’accessibilità del neutro al secondario e si preveda la possibilità di forti squilibri di carico nel funzionamento. – Consente la massima simmetria delle tensioni e la migliore ripartizione del carico al primario. – Le terze armoniche nella corrente magnetizzante dovute alla non linearità del nucleo si manifestano con una corrente che circola soltanto nel triangolo del primario.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEI TRASFORMATORI TRIFASE
- SONO PROGETTATI SU SPECIFICA DEL CLIENTE (possono essere costruiti secondo qualsiasi esigenza di carattere tecnico e dimensionale).
- Materiali isolanti di classe F (155°C.) e di classe H (180°C.).
- Dimensioni compatte, grazie all’utilizzo di lamierini a bassissime perdite.
- Classe I (richiede il collegamento di terra).
- Grado di protezione da IP00 a IP10.
- Impregnazione in vernici e resine essiccate a forno (garanzia di perfetto isolamento, funzionamento silenzioso e affidabile anche in climi umidi e tropicali).
- I componenti metallici sono tutti zincati.
- Collaudo di routine o di tipo, su ogni singolo pezzo (su richiesta si rilascia copia stampata del certificato di collaudo).
- Su richiesta i trasformatori trifase possono essere forniti: CON SCHERMI ELETTROSTATICI, CON SONDE TERMOSTATICHE INSERITE TRA GLI AVVOLGIMENTI.
TRASFOMATORI DI ISOLAMENTO PER IMPIANTI FOTOVOLTAICI
Per i trasformatori di isolamento collegati agli impianti fotovoltaici, prevediamo un valore di induziome magnetica più bassa rispetto al normale impiego su linee con sinusoide regolare.
Questo per non surriscaldare i lamierini magnetici e ridurre le perdite a vuoto del trasformatore, aumentando così il rendimento della macchina.
- Le sottostanti tabelle riportano le dimensioni indicative del trasformatore avente una tensione in entrata compresa fra 48 e 650V. e una tensione in uscita compresa tra 48 e 650V. , a 50-60Hz. di frequenza.
- LE DIMENSIONI POSSONO VARIARE IN FUNZIONE DEL NUMERO DI INGRESSI, DI USCITE E DELL’INTENSITÀ DELLA CORRENTE ! (vedi note tecniche) e INFORMAZIONI PIÙ DETTAGLIATE SARANNO FORNITE SU SPECIFICA RICHIESTA.
I morsetti possono essere montati sia su uno oppure due lati del trasformatore, in funzione del numero di tensioni e del valore delle correnti . Le dimensioni sono espresse in mm.
Tipo |
20.20 |
20.30 |
25.26 |
25.41 |
30.40 |
30.50 |
40.40 |
40.50 |
40.60 |
40.75 |
VA |
20/50 |
50/90 |
120 |
250 |
500 |
800 |
1000 |
1500 |
2000 |
2500 |
A |
120 |
120 |
150 |
150 |
180 |
180 |
240 |
240 |
240 |
240 |
B |
57 |
67 |
78 |
93 |
96 |
106 |
110 |
120 |
130 |
145 |
C |
115 |
115 |
147 |
147 |
175 |
175 |
242 |
242 |
242 |
242 |
D |
100 |
100 |
125 |
125 |
150 |
150 |
200 |
200 |
200 |
200 |
E |
46 |
56 |
56 |
71 |
76 |
86 |
80 |
90 |
100 |
115 |
G |
65 |
75 |
82 |
97 |
120 |
130 |
120 |
130 |
140 |
155 |
Kg. |
1,8 |
2,7 |
3,5 |
5,6 |
8,4 |
10,7 |
14,7 |
17,5 |
21 |
24,8 |
TIPO |
50.50 |
50.60 |
50.70 |
50.80 |
50.90 |
60.70 |
60.90 |
60.120 |
70.80 |
70.90 |
70.100 |
70.120 |
70.140 |
80.80 |
80.90 |
80.100 |
80.110 |
80.130 |
80.150 |
KVA |
3 |
4 |
5 |
5,5 |
6,5 |
8 |
10 |
12 |
13 |
15 |
17 |
20 |
23 |
22 |
26 |
30 |
35 |
42 |
50 |
A |
300 |
300 |
300 |
300 |
300 |
360 |
360 |
360 |
420 |
420 |
420 |
420 |
420 |
480 |
480 |
480 |
480 |
480 |
480 |
B |
130 |
140 |
150 |
160 |
170 |
170 |
190 |
220 |
195 |
205 |
215 |
235 |
255 |
200 |
210 |
220 |
230 |
250 |
270 |
C |
290 |
290 |
290 |
290 |
290 |
345 |
345 |
345 |
400 |
400 |
410 |
410 |
420 |
480 |
480 |
480 |
480 |
500 |
500 |
D |
250 |
250 |
250 |
250 |
250 |
325 |
325 |
325 |
375 |
375 |
375 |
375 |
375 |
425 |
425 |
425 |
425 |
425 |
425 |
E |
92 |
102 |
112 |
122 |
132 |
135 |
155 |
185 |
152 |
162 |
172 |
192 |
212 |
160 |
170 |
180 |
190 |
210 |
230 |
G |
130 |
140 |
150 |
170 |
180 |
150 |
180 |
250 |
210 |
215 |
235 |
275 |
300 |
240 |
250 |
260 |
280 |
300 |
340 |
Kg. |
28 |
32 |
38 |
42 |
47 |
54 |
69 |
90 |
86 |
96 |
105 |
122 |
146 |
116 |
134 |
149 |
157 |
190 |
220 |
TIPO |
10.10 |
10.11 |
10.12 |
10.14 |
10.16 |
KVA |
50 |
60 |
70 |
85 |
100 |
A |
600 |
600 |
600 |
600 |
600 |
B |
235 |
245 |
255 |
275 |
295 |
C |
600 |
600 |
600 |
600 |
600 |
D |
550 |
550 |
550 |
550 |
550 |
E |
190 |
200 |
210 |
230 |
250 |
G |
270 |
300 |
330 |
370 |
420 |
peso Kg. |
220 |
244 |
266 |
310 |
360 |
NOTE : LE DIMENSIONI SONO INDICATIVE E POSSONO CAMBIARE SENZA PREAVVISO
L’AUTOTRASFORMATORE E’ UN TRASFORMATORE CON UN UNICO AVVOLGIMENTO COMUNE SIA PER LE TENSIONI PRIMARIE DI ENTRATA SIA PER LE TENSIONI DI USCITA E SENZA ISOLAMENTO ELETTRICO FRA LE STESSE.
La potenza equivalente (è detta potenza di nucleo secondo le attuali normative) risulta dalla formula:
Peq=Pn .( Vmax-Vmin.)
_________________
Vmax
Dove: Peq = potenza di dimensionamento reale (potenza di nucleo) — Pn = potenza nominale di targa (potenza passante) — Vmax = tensione più alta –Vmin = tensione più bassa.
Per avere le dimensioni dell’autotrasformatore, applicare la formula per ricavare la potenza equivalente e quindi vedere in base alla potenza ottenuta le dimensioni in queste tabelle.